Preghiera in arabo a «Maria Ausiliatrice» |
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Fonte: "Giornaleonline.lasicilia.it", Ed. di Caltanissetta del 21 Ottobre 2013, pag.36
Preghiera in arabo a «Maria Ausiliatrice»
Butera, messa interreligiosa ieri nel ricordo dei naufraghi
 Butera. Una messa interreligiosa per le vittime di Lampedusa è stata celebrata nella parrocchia Maria Ausiliatrice. «La nostra comunità vuole essere vicina a questi naufraghi morti, e in particolare ai bambini che hanno invocato invano aiuto per non morire», ha sottolineato ieri padre Aldo Contraffatto. Una tragedia che il sacerdote ha voluto ricordare facendo leva su un ponte di solidarietà che, a suo modo di vedere, può e deve diventare il filo conduttore di una solidarietà senza confini e senza pregiudizi.
«Siamo tutti figli dello stesso padre - ha aggiunto - siamo tutti fratelli anche se crediamo in altre religioni e abbiamo un colore della pelle diversa; c'è un Dio che ci ama, che ci vuole tutti fratelli; occorre pertanto una politica saggia e meno egoistica per assicurare a tutti il diritto alla vita».
Undici bambini, nel corso della messa, hanno portato altrettante candele accese all'altare segno di quella vita che deve illuminare tutti i bambini del mondo.
Nel corso della stessa messa c'è stata la preghiera in arabo di un musulmano, Mustapha. «La fede in Dio unisca tutti in nome dell'amore e della solidarietà senza confini», ha sottolineato padre Aldo al termine della preghiera fatta da Mustapha. Una cerimonia toccante che ha accomunato tutti in nome di valori di solidarietà che padre Contraffatto ha ribadito nel contesto di una comunità cattolica buterese che ieri ha ricordato come meglio non avrebbe potuto i morti di Lampedusa. C. L.
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